Dopo una prova su strada durata poco più di un mese l’annuncio che in tanti (sicuri?) aspettavano è arrivato: Twitter raddoppia ed i caratteri diventano 280 per tutti. La rivoluzione del social dell’uccellino era stata annunciata a fine settembre con l’inizio ufficiale dei test che davano la possibilità ad un ‘ristretto’ numero di utenti di provare il messaggio XL. I risultati di questa prova sono stati decisamente soddisfacenti per i responsabili del social network che temevano un abuso da parte degli utenti di Twitter del nuovo spazio concesso.
“Eravamo preoccupati – dicono da Twitter – che le timeline potessero riempirsi di Tweet di 280 caratteri, e che le persone che avevano a disposizione questo spazio lo avrebbero sempre utilizzato per intero. Ma non è successo. Solo il 5% dei Tweet inviati erano più lunghi di 140 caratteri e solo il 2% sopra i 190 caratteri. Di conseguenza, l’esperienza di lettura e browsing della timeline non cambierà sostanzialmente, perché continuerete a vedere grossomodo la stessa quantità di Tweet nella timeline. Giusto per precisazione, bisogna considerare che i Tweet contenenti un’immagine o un sondaggio solitamente occupano uno spazio maggiore di un Tweet di 190 caratteri”.
Così ieri sera la ’storica decisione’: “Stiamo espandendo il limite dei caratteri! Vogliamo che sia più facile e veloce per tutti poter esprimersi. Più caratteri. Più espressione. Più di ciò che sta accadendo”.
La ‘rivoluzione’ si è resa necessaria dopo aver riscontrato un calo preoccupante del social e la ragione, secondo i responsabili di Twitter era da ricercare nel poco spazio a disposizione per twittare: “Storicamente – questo scrive il comunicato ufficiale della società californiana – il 9% dei Tweet in inglese raggiunge il limite dei caratteri disponibili. Questo dato ben riflette la difficoltà di concentrare un pensiero all’interno di un Tweet, elemento che spesso si traduce in una grande quantità di tempo spesa nel modificare il testo o, spesso, addirittura nell’abbandonare il Tweet prima di inviarlo. Con l’espansione del limite dei caratteri, questo problema è stato ampiamente ridotto e il numero dei Tweet che prima si avvicinavano o raggiungevano il limite si è abbassato all’1%. Dato che abbiamo visto che i Tweet arrivavano al limite dei caratteri molto meno spesso, siamo convinti che le persone abbiano speso anche molto meno tempo nel modificare i Tweet prima di pubblicarli. Questo conferma come una maggior disponibilità di spazi renda molto più facile per le persone esprimere i propri pensieri in un Tweet, così che possano dire quello che vogliono, inviando il Tweet molto più velocemente di prima”.