Instagram, il noto social network della galassia di Zuckerberg, sta cercando di offrire una maggior protezione agli account dei più giovani. Tra le iniziative a tutela degli adolescenti, è stata introdotta la registrazione automatica dei loro account come privati, è stata aumentata la difficoltà di ricerca degli utenti minori da parte degli account sospetti e sono state limitate le le opzioni di targeting degli annunci per il pubblico più giovane.
E’ lo stesso Instagram a spiegare il perché di alcune scelte e cosa comporterà per i più giovani al momento dell’iscrizione sul social network.
Ovunque sia possibile, vogliamo impedire ai giovani di essere contattati da adulti che non conoscono o di cui non vogliono avere notizie.
La soluzione trovata dal social network sembra l’uovo di Colombo: il modo migliore per impedire che ciò avvenga è rendere privati gli account dei più giovani. A partire da questa settimana quindi, al momento dell’iscrizione su Instagram, i minori di 16 anni (18 in alcune nazioni) avranno l’account privato di default.
Gli account privati consentono alle persone di controllare chi vede o risponde ai loro contenuti. Se hai un account privato, le persone devono seguirti per vedere i tuoi post, Storie e Reels. Le persone inoltre non possono commentare i tuoi contenuti e non li vedranno in posti come Esplora o hashtag.
Lo stesso social network sottolinea che, anche se gli utenti saranno comunque in grado di rendere il loro account pubblico in qualsiasi momento, cosa che consente di evitare una vera e propria restrizione all’utilizzo di Instagram per i più giovani, in genere le impostazioni di default vengono mantenute e tanti, tra i più giovani, scelgono di mantenere privato l’account.
La seconda innovazione prevista dalla società di Zuckerberg riguarda una serie di limitazioni per gli account sospetti o che abbiano mostrato comportamenti non trasparenti.
Tra i comportamenti che finiscono sotto la lente di ingrandimento del social network sono inclusi tutti quelli riferibili ad account appartenenti ad adulti bloccati o segnalati da un giovane.
Se un account ha mostrato comportamenti predatori gli sarà impedita la visualizzazione di contenuti pubblicati dai più giovani, non verranno più mostrati i post degli account dei ragazzi all’interno di Esplora, Reels o account suggeriti per te e i commenti dei ragazzi sui post di altre persone.
Questo nuovo sistema è stato già implementato negli Stati Uniti, in Australia, Francia, Regno Unito e Giappone e nuovi paesi verranno aggiunti giorno dopo giorno.
La terza, rivoluzionaria, mossa di Instagram a tutela dei più giovani riguarda invece il targeting degli annunci per questa tipologia di pubblico. Il social network ha dichiarato:
Entro poche settimane, consentiremo agli inserzionisti di targetizzare gli annunci per le persone di età inferiore a 18 anni (o di più in alcuni paesi) solo in base alla loro età, sesso e posizione. Ciò significa che le opzioni di targeting precedentemente disponibili, come quelle basate su interessi o sulla loro attività su altre app e siti Web, non saranno più disponibili per gli inserzionisti. Queste modifiche saranno globali e si applicheranno a Instagram, Facebook e Messenger.
Questa è una vera e propria rivoluzione che inevitabilmente costringerà alcune aziende ad indirizzare verso altre realtà il budget di investimento pubblicitario non avendo più a disposizione gli interessi del pubblico più giovane come sport o attività preferite.
Sarà solo il tempo a dirci se la scelta del gruppo che fa riferimento all’universo di Zuckerberg, si rivelerà vincente e se i minori investimenti pubblicitari verranno compensati da una maggior considerazione per la tutela degli utenti più giovani.