Dovevamo aspettarcelo da quando qualche tempo fa Microsoft aveva annunciato l’integrazione, all’interno del motore di ricerca Bing, di ChatGPT: l’Intelligenza Artificiale generativa diventava protagonista anche nei motori di ricerca per fornire (o almeno provarci) le risposte più pertinenti alle ricerche degli utenti.
Google ovviamente non è rimasta a guardare e ha progettato la sua personalissima evoluzione del motore di ricerca creando Google SGE – Search Generative Experience.
Il servizio non è assolutamente in fase embrionale ma è già in beta test negli Stati Uniti e questo lascia presagire che ben presto sbarcherà anche nel mercato europeo e, cosa che ci riguarda da vicino, soprattutto in Italia.
Cosa è esattamente Google SGE?
Nelle intenzioni del gigante di Mountain View, Google SGE è un’evoluzione del motore di ricerca che, tramite l’intelligenza artificiale generativa, cerca di fornire delle risposte complete e personalizzate alle domande effettuate dall’utente finale. Non più un elenco di link, dunque, ma un box informativo che contiene una sintesi della risposta con una spiegazione dell’argomento ricercato e le fonti utilizzate per generare la risposta con collegamenti ai siti web, ai video e alle immagini usate.
Come funziona Google SGE?
Quando viene applicata la SGE di Google l’intelligenza artificiale interpreta query (richieste) anche complesse poste con un linguaggio naturale.
La prima cosa che viene proposta è una panoramica sull’argomento e sulle informazioni ritenute utili. Queste istantanee possono servire come punto di partenza da cui l’utente può esplorare una vasta gamma di contenuti e prospettive sul Web.
SGE mostra anche i link alle risorse utilizzate per generare la risposta in modo che le persone possano decidere in autonomia le informazioni ed eventualmente approfondire ulteriormente l’argomento. In pratica è come una ricerca con allegata fonte bibliografica.
Le persone possono poi chiedere un supplemento di ricerca cliccando su Ask a follow-up (ricordiamo che al momento la beta è solo in inglese) perfezionando la propria ricerca o procedendo verso una nuova direzione senza dover riformulare la domanda. In alternativa possono seguire i suggerimenti indicati per scoprire ulteriori informazioni rilevanti o creare nuove domande sull’argomento iniziale.
Particolarmente importante sarà l’impatto di Google SGE sulle ricerche verticali come lo shopping o le ricerche locali. Prendendo l’esempio dello shopping (sono parole di Google quelle che stiamo per utilizzare) l’intelligenza artificiale generativa potrà suggerire informazioni sui prodotto e considerazioni ritenute chiave in modo da velocizzare e rendere più semplici le decisioni di acquisto del navigatore. Sarà Google SGE a generare un’istantanea di fattori che ritiene essenziali nella scelta e, di conseguenza, una gamma di opzioni di prodotto. Verranno anche fornite descrizioni di prodotto pertinenti, recensioni, valutazioni, prezzi e immagini. Tutto questo perché SGE è basato su Google’s Shopping Graph contenente un database di prodotti in aggiornamento continuo. Stesso identico approccio per quanto riguarda le ricerche locali.
Quali query attivano Google SGE?
Attualmente non tutte le query attivano la ricerca tramite intelligenza artificiale. Google SGE viene attivata solo per determinate ricerche:
Query basate sui fatti: ossia domande semplici relative ad argomenti ben precisi come, ad esempio, storia, geografia, grammatica, scienze e altri argomenti (ad esempio ‘Quale è la Capitale dell’Italia?).
Query come fare: una delle ricerche che almeno una volta nella vita abbiamo fatto tutti. E’ il classico how to… Come fare una torta, come fotografare le stelle, come installare un nuovo software e così via.
Query correlate allo shopping: che include tutte le richieste relative a prodotti, recensioni, prezzi. Google SGE ci fornirà informazioni relative al prodotto cercato e una serie di link dove potremo acquistarlo.
Query di definizione: ossia quelle di richiesta del significato di una parola o di una frase e del contesto in cui può essere utilizzata.
Query di confronto: che permettono di mettere a confronto prodotti, servizi. Ad esempio possiamo chiedere un confronto tra gli iPhone e i telefoni Android.
Google SGE cambierà il modo di fare SEO?
L’avvento di Google SGE non cambierà il modo di fare SEO, ma aumenterà le differenze tra la SEO (Search Engine Optimization, ossia l’ottimizzazione per i motori di ricerca) fatta bene e quella fatta male.
E’ ovvio che i siti web che entreranno nel box generato dall’intelligenza artificiale avranno molti più click rispetto ad altri che, seppure ben posizionati nella SERP (search engine results page, ossia la pagina contenente i risultati della ricerca), non sono presenti nel nuovo box.
I capisaldi della vecchia SEO come l’ottimizzazione tecnica, la creazione di contenuti e i backlink di qualità, resteranno sempre cruciali ma verranno affiancati da nuovi aspetti che non possono essere trascurati. Ad esempio, la capacità di Google SGE di comprendere il linguaggio naturale richiederà contenuti ottimizzati per la ricerca semantica.
In pratica sarà sempre più importante per la realizzazione di un sito web non trascurare più alcun aspetto e rivolgersi ad una Web Agency come la Roma Virtuale con una pluriennale esperienza nel settore.