Preso atto che con l’ultimo cambio dell’algoritmo di Facebook la priorità è passata alle ‘interazioni significative’ su quale tipo di contenuto bisognerebbe concentrarsi se si vuole mantenere un alto livello di copertura organica (dove ricordiamo che la copertura organica rappresenta il numero di persone che puoi raggiungere gratuitamente su Facebook pubblicando contenuti sulla tua Pagina)? Sono diversi gli studi che sono stati già condotti anche se vale la pena osservare che secondo quanto dichiarato dal capo del News feed di Facebook Adam Mosseri, rispondendo via Twitter ad una ‘lamentela’ di Corinne Podger, una professionista del Digital, il cambio dell’algoritmo non è stato così improvviso e con conseguenze così catastrofiche per gli editori.
Corinne Podger: “Questi grandi cambiamenti devono essere segnalati molto prima ed essere accompagnati da una chiara guida per gli editori su come lavorare con tali cambiamenti.”
Adam Mosseri: “I cambiamenti significativi delle interazioni sociali si stanno lentamente diffondendo nel corso di mesi. Non sono sicuro quali editori specifici tu stia guardando, ma a livello aggregato le modifiche sono relativamente piccole finora.”
Al momento è improbabile che l’attuale ‘ricerca’ recepirà integralmente l’intera portata dei cambiamenti del feed di Facebook. Allo stesso tempo considerando che il Social Network è un grande convogliatore del traffico referral, queste modifiche sono un qualcosa su cui i social media managers devono necessariamente prepararsi. Quindi qualunque intuizione è al momento una buona intuizione anche se inesorabilmente è destinata a cambiare nel prossimo futuro.
Prima di tutto, quale è al momento il contenuto con il più ampio livello di coinvolgimento e di interazione su Facebook? Secondo uno studio di Newswhip:
Esaminando i primi 100 post in lingua inglese di editori e pagine di marchi, abbiamo visto che in termini di engagement totale (Mi piace, condivisioni, reazioni, commenti), 98 dei primi 100 post del mese di gennaio del 2018 sono risultati video nativi.
Ora, ovviamente, questa non è una sorpresa visto che da tempo il video è il contenuto più performante su Facebook e probabilmente lo rimarrà ancora a lungo visto che il Social Network di Mark Zuckerberg dedica sempre maggiore enfasi alla sua piattaforma video anche all’interno dei contenuti presenti nel News Feed. Quindi la prima considerazione da fare è che se tu non pubblichi contenuti video, dovresti probabilmente iniziare a prenderli in considerazione, anche se, ovviamente, i video sono più costosi e richiedono un maggior tempo per essere realizzati, considerando anche che esiste un grande differenza tra un contenuto video ‘basico’ ed un buon video.
La domanda che sorge spontanea è quindi una: dobbiamo investire più tempo nella creazione di contenuti per Facebook, sapendo che l’algoritmo potrebbe nuovamente cambiare, abbattendo l’investimento aggiuntivo?
Sempre Newswhip, continuando la sua analisi dei contenuti presenti su Facebook, ha evidenziato che gli editori, in generale, hanno incrementato le pubblicazioni, in tutte le categorie, anche se i post di foto al momento ricevono meno attenzione.
Questo, è coerente con il consiglio dato da Facebook, all’interno del suo programma di certificazione ‘Facebook per Giornalisti’ lanciato ad agosto dello scorso anno, dove il Social Network consigliava direttamente agli editori:
Posta frequentemente. Non preoccuparti per la pubblicazione eccessiva. L’obiettivo del News Feed è mostrare a ogni persona la storia più pertinente, quindi non possiamo garantire che tutti i tuoi post possano essere visualizzati nei loro feed.
Altra considerazione da tenere in mente quando si cerca di contrastare le potenziali perdite di visibilità all’interno del News Feed è che se effettivamente questo nuovo approccio costerà di più in termini di lavoro, contemporaneamente questo significherà raggiungere un pubblico maggiore generando un miglior coinvolgimento. Pubblicare più spesso non significa necessariamente diventare un fastidio per il tuo pubblico rispetto ad ora in quanto la maggior parte di loro non vedrà comunque i tuoi aggiornamenti ripetuti.
L’eccezione potrebbe essere quella di chi ha scelto di utilizzare l’opzione “Mostra per primi” di Facebook. Anche se lo stesso Social Network afferma che l’algoritmo è progettato per limitare l’esposizione di una singola pagina a un singolo utente, non è chiaro se questo vale anche per chi ha indicato a Facebook di voler vedere tutti i tuoi contenuti.
Per questi utenti, il post ripetuto potrebbe diventare problematico, anche se non c’è modo all’interno del pannello di amministrazione delle singole Pagine vedere quante persone ti hanno inserito nella lista “Mostra per primi“, il che rende difficile valutare il potenziale impatto di questo elemento.
Altro suggerimento che può aiutarti ad aumentare la tua visibilità su Facebook è pubblicare contenuti che generano commenti.
Sembra ovvio visto che Facebook vuole aumentare l’interazione tra le persone. Attualmente però Facebook fa ancora poca differenza sulla natura dei commenti così che anche se il motivo che spinge a commentare determinate notizie è del tipo ‘perchè continuo a vedere queste notizie nel mio feed?’ l’algoritmo attuale di Facebook lo interpreta come ‘interazione significativa’.
Puoi provare anche tu e scoprire come è facile battere il ’sistema’ pubblicando qualcosa che genera commenti. Prova a chiedere “Quale è la vostra pizza preferita?” o “Quale è la situazione più imbarazzante che ti è capitata ai tempi del liceo?” e vedrai un proliferare di commenti consentendoti di rimanere in cima al News Feed dei tuoi amici per parecchio tempo.
Ovviamente i perfezionamenti di Facebook sono ancora agli inizi ma sulla base di alcuni studi sembra ci siano alcune combinazioni logiche all’interno dell’algoritmo che permettono di avere una spinta verso l’alto pubblicando contenuti che inducono commenti.
Tutto questo contribuirà a rendere più preziose le interazioni su Facebook e a ridurre la capacità del Social Network di buttare benzina sul fuoco di potenziali flames? Secondo la nostra opinione assolutamente no. Se la fonte di valutazione di un post, per il suo inserimento all’interno del News feed, diventerà il numero di commenti gli editori saranno spinti a pubblicare materiale sempre più controverso e ‘potenzialmente divisivo’ in modo da alimentare il dibattito.
Sicuramente avrai notato un aumento di questo tipo di contenuti, post dal titolo discutibile che non genera necessariamente un clic (visto il titolo che bisogno ho di leggere tutto l’articolo?) ma che innescano una sorta di guerra tra utenti all’interno dei commenti con le persone desiderose di scendere in campo mostrando al mondo intero la valenza della propria opinione in contrapposizione a quella degli altri.
Ma tutto questo porta nella direzione voluta da Mark Zuckerberg di “assicurarsi che il tempo trascorso su Facebook sia tempo ben speso”? Onestamente, anche in questo caso la nostra risposta è no. Ma la domanda che bisogna porsi è un’altra. Che conseguenze porteranno queste novità per la tua pagina? E nel traffico generato verso il tuo sito?
E’ vero che le variazioni dovute alle modifiche dell’algoritmo sono ancora all’inizio ma, probabilmente, già ora stai iniziando a vedere le prime conseguenze. Per alcune pagine le tue statistiche potrebbero a prima vista tranquillizzarti, visto che la copertura di pubblico è piuttosto stabile ma, ad un’analisi più attenta, potrebbe essere in drastico calo il traffico verso il tuo sito proveniente da Facebook. Questa infatti sembra essere la prima importante conseguenza. Facebook tende ad aumentare il tuo coinvolgimento all’interno della sua piattaforma, mostrando i tuoi contenuti più agli utenti propensi a commentare e condividere all’interno del social network, invece che a persone portate più probabilmente a cliccare sul tuo sito.
Questo potrebbe diventare inevitabilmente un problema per le aziende che devono cercare di mantenere il loro traffico sul proprio sito web ma c’è un’altra considerazione da tenere a mente:
Adam Mosseri: Ci aspettiamo che la quantità di notizie nel News Feed scenda dal 5% al 4% nei prossimi mesi. È un calo sostanziale, ma non sono d’accordo nel categorizzarlo come “nascondere il loro contenuto”.
Se sarà significativo soprattutto per il volume di traffico generato da Facebook non varrà per TUTTO il traffico proveniente dal Social Network.
Non potendo conoscere la reale variazione dei flussi almeno fino a quando non sarà totalmente a regime il nuovo algoritmo, vale decisamente la pena organizzarsi sin da ora per pianificare al meglio la propria strategia di social media marketing iniziando a considerare le future implicazioni dei raffinamenti dell’algoritmo di Facebook.
Sei pronto ad affrontare per la tua azienda la nuova sfida che Mark Zuckerberg ha deciso di lanciarti? Hai bisogno di consigli per ottimizzare la tua pagina Facebook?