Aria di grossi cambiamenti dalle parti di Microsoft. La società di Redmond ha infatti annunciato una grande novità nella sua politica di supporto per i processori di prossima generazione (ad esempio Intel Kaby Lake, il Qualcomm 8996 e i chip AMD Bristol Ridge) che richiederanno l’ultima piattaforma del sistema operativo disponibile al momento del lancio, Windows 10 al momento. Questo vale ovviamente anche per i modelli basati su Skylake anche se in questo caso Microsoft dovrebbe rilasciare a breve una lista di modelli che possono eseguire alla perfezione anche versioni precedenti di Windows…con un ‘ma’. Microsoft avverte infatti che dal 17 luglio 2017 smetterà di fornire aggiornamenti specifici e potrebbero verificarsi problemi di consumi, prestazioni e di instabilità.
Windows 7 e 8.1 saranno comunque regolarmente supportati fino al 14 gennaio 2020 (il primo) e al 10 gennaio 2023 (il secondo) ma, per le aziende il messaggio è fin troppo chiaro: 18 mesi di tempo per aggiornare sistemi operativi e software di terze parti basati su SO ‘obsoleti’ poi sarà praticamente impossibile aggiornare l’hardware senza aggiornare il software.